Ritenzione idrica, stasi venosa o… cos’altro? Scopri perché le tue caviglie si gonfiano e cosa puoi fare per risolvere il problema.

Caviglie snelle e asciutte sono un sogno per molte donne. Il gonfiore che spesso appesantisce questa articolazione degli arti inferiori, è un disturbo frequente soprattutto nel sesso femminile anche per ragioni ormonali. La circolazione periferica nelle donne è infatti più lenta, ed è più facile che nelle zone basse del corpo si accumulino liquidi e si formi del tessuto adiposo in eccesso.

 

Ecco perché spesso capita di avere le caviglie gonfie a fine giornata, dopo aver camminato tanto o aver trascorso molte ore in piedi. Ma può anche succedere che il gonfiore si presenti fin dal mattino, o che si accompagni ad altri sintomi quali formicolio, dolore, presenza di vene in superficie ecc.

 

In tutti questi casi, dal più lieve al più accentuato, non trascurare il problema, ma prenditi cura del benessere delle tue gambe individuando le possibili cause delle caviglie gonfie e i migliori rimedi.

 

Caviglie gonfie da sedentarietà

Troppe ore seduta? Ovvio che la circolazione – sia sanguigna che linfatica – ne risenta, creando ristagni proprio negli arti inferiori. In questi casi la soluzione sta nel muoversi. Alzati ogni ora dalla sedia per fare due passi, e ogni tanto esegui piccole rotazioni delle caviglie anche quando sei alla scrivania o dietro un banco. Cerca di non stare mai troppo tempo ferma nella stessa posizione.

 

Caviglie gonfie da sovrappeso

L’eccesso ponderale grava sulla circolazione periferica, rallentandola e creando una stasi a livello di gambe e caviglie. Se questo è il tuo caso, considera l’idea di smaltire qualche chilo per il benessere di tutto il corpo. Se, invece, il gonfiore delle caviglie è dovuto alla gravidanza, la situazione migliora naturalmente dopo il parto. Tuttavia, per evitare di sottoporre ad eccessivo stress le vene degli arti inferiori, cerca di non aumentare troppo di peso nell’ultima fase della dolce attesa.

 

Caviglie gonfie da trauma

Più frequentemente di quanto pensi, le caviglie subiscono dei microtraumi che possono provocare, come immediata conseguenza, degli edemi. Ad esempio la classica storta, a cui magari fai poco caso, può farti ritrovare dopo qualche ora con la caviglia gonfie. In questi casi, se il gonfiore non si associa a lesioni importanti e fratture, per ridurre l’edema basta un po’ di riposo e l’applicazione di ghiaccio.

 

Caviglie gonfie da farmaci

Attenzione ai farmaci che assumi: possono avere conseguenze sulla microcircolazione. È il caso della pillola contraccettiva, che può aumentare il rischio di cellulite e ritenzione idrica, ma anche di stasi venosa. Altri farmaci che possono dare come effetto collaterale il gonfiore di gambe e caviglie sono comuni antinfiammatori da banco, antidepressivi e ipertensivi. Leggi sempre bene i bugiardini e valuta con il tuo medico un’eventuale sostituzione del medicinale “incriminato”.

 

Caviglie gonfie da stasi venosa

L’insufficienza venosa periferica, anche quando lieve, provoca un ristagno di sangue (stasi venosa) nelle zone basse del corpo. La conseguenza è un gonfiore diffuso accompagnato da senso di intorpidimento, pesantezza, formicolii e comparsa di vene e capillari ingrossati sottocute. Si tratta di un disturbo che può colpire le donne di tutte le età, e che va tenuto sotto controllo evitando di usare calzature troppo alte e strette, indossando calze che stimolino il ritorno venoso verso il cuore, seguendo un’alimentazione ricca di vitamine e antiossidanti e mantenendo il peso forma. Utile anche fare moto con costanza, applicare su gambe e caviglie un gel specifico con effetto flebotonico, assumere un buon integratore che migliori la microcircolazione periferica e consultare un flebologo.

 

Caviglie gonfie da ritenzione idrica

Altra comune causa di gonfiore alle caviglie è la ritenzione idrica da insufficienza linfatica. In questi casi l’edema è prodotto da un accumulo sottocutaneo di fluidi e linfa che non riescono ad essere correttamente smaltiti durante il giorno. Le cause di questo disturbo possono essere tante, da un problema ormonale ad un’intolleranza alimentare non risolta. Occorre quindi parlarne con il proprio medico, e nel frattempo cercare di drenare i liquidi bevendo molta acqua, facendo dei massaggi linfodrenanti, applicando localmente creme con effetto sgonfiante e sollevando spesso le gambe.

 

Queste sono le cause più comuni delle caviglie gonfie, alcune più serie di altre ma facilmente riconoscibili e gestibili. Tuttavia, questo disturbo così antiestetico può anche essere spia di problemi di salute più preoccupanti, da un’artrite a una malattia dei reni o del fegato. Inutile dire che, in questi casi, la prima cosa da fare è rivolgersi subito al proprio medico.

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